Charles Aznavour video in cui Charles Aznavour sostiene la necessitá che il governo turco riconosca il genocidio Armeno
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La confessione Armena
Cattedrale di Antelias – localita’ a pochi Km a nord di Beirut
immagine pubblicata da The Monthly nr 62 di settembre 2007, rivista mensile di Information Internationa – Bzoummar sede della Chiesa Cattolica Armena
Dopo il Concilio di Calcedonia nel 451 a.C., la Chiesa armena si e’ scissa tra coloro che hanno adottato il Credo calcedone e seguito la Chiesa Cattolica e quelli che si rifiutarono di riconoscerlo e seguirono la Chiesa Ortodossa. Dal 608 furono fatti numerosi tentativi per ristabilire una comunione con la Chiesa Apostolica di Roma.
Mekhitarian, uno dei maggiori rappresentanti di questo movimento, si reco’ a Costantinopoli dove creo’ una scuola armena. A causa di atti di violenza nei suoi confronti, Mekhitarian lascio’ la citta’ e emigro’ in Grecia. Con i suoi studenti, creo’ un monastero conosciuto come “Il monastero Eletto”.
Durante il periodo dell’occupazione ottomana di Morea in Grecia nel 1715, la comunita’ cattolica armena si trasferi’ nella citta’ italiana di Venezia.
Nel 1712 la Sede Apostolica riconosce il regolamento e la legge del monastero. Nel 1740, tre vescovi e numerosi prelati di Istanbul eleggono il vescovo di Aleppo, Abraham Ardzivian come loro patriarca e annunciano la loro comunione con Roma.
Nel 1742 il Patrirca eletto viene riconosciuto ufficialmente dal Papa Benedetto XIV come Patriarca degli Armeni cattolici in Cilicia e conseguentemente nasce la Chiesa cattolica armena.
LA CHIESA CATTOLICA ARMENA IN LIBANO
A causa delle persecuzioni e le difficolta’ del Patriarca a far riconoscere la sua autorita’ dal Sublime Porta, la comunita’ cattolica armena stabili’ la sede a Kesrouan nel monastero di Kreim nel 1744 e successivamente la sede del Patriarca fu trasferita a Bzoummar nel 1750. La Chiesa maronita ha avuto un ruolo importante nella nascita della confessione cattolica armena, in quanto hanno offerto alla comunita’ cattolica armena il monastero, la terra di Kreim e Bzoummar.
Nel 1830, il Sublime Porta , su pressione da parte dei Russi, riconosce la confessione cattolica armena come confessione indipendente e conseguentemente la sede del Patriarca fu trasferita a Istanbul nel 1877.
Durante la Prima Guerra Mondiale, un gran numero di Armeni fu forzato a emigrare verso la Siria e il Libano a causa dei conflitti con il Sublime Porta. Tra i 100.000 Armeni che arrivarono in Libano, 15.000 cattolici Armeni stabilirono le loro tende nell’area tra Mar Mkahael and Dora.
Aiutati dal Monastero di Bzoummar videro la loro situazione migliorare gradualmente quando iniziarono a praticare professioni libere tra cui soprattutto attivita’ artigianali.
A causa del genocidio del 1915, la Chiesa cattolica armena ha sofferto numeroso perdite. Comunque la Chiesa fu riconosciuta attraverso il Sinodo tenutosi a Roma nel 1922. Il Patriarca fu trasferito a Bzoummar e Beirut divenne una diocesi affiliata con il patriarcato cattolico armeno.
La confessione cattolica armena fu riconoscita ufficialmente dalle autorita’ del mandato francese nel 1926. Numerosi cattolici armeni furono naturalizzati e si stabilirono ad Achrafieh, Borj Hammoud, Kesrouan e Anjar.
Due le maggiori associazioni armene: “Associazione caritativa della Chiesa cattolica armena” e “Associazione cattolica giovanile armena ” –
La comunita’ Armena in Libano ha tre partiti politici : Tachnak, Ramgavar e Henchag. Questi partiti non sono affiliati con una confessione armena inquanto entrambi includono armeni sia ortodossi che cattolici.
La confessione cattolica armena non era rappresentata nella vita politica libanese fino al 1951 quando fu garantito un seggio nel parlamento(Mohafaza) di Beirut. Joseph Shader, fu nominato ministro nel 1958 durante il Govenrno di Sami al- Solh. Fu il primo armeno a diventare ministro in Libano. Nel 1990 dopo gli accordi di Ta’if, Hagop Jokhadarian fu nominato ministro degli Affari ambientali. Antoine Shader, come cattolico armeno, fu nominato deputato nel 1991.
I seggi dei cattolici armeni a Beirut furono occupati da:
Hagop Jokhadarian (1992) – Jack Jokhadarian (1996) – Serge Toursarkissian (2000) – Serge Toursarkissian (2005)
[…] successivamente agli accordi di Ta’if in parlamento su 128 deputati 1 deputato e’ cattolico armeno (il numero e’ rimasto invariato rispetto agli anni precedenti).
[…] L’attuale Patriarca della Chiesa cattolica armena e’ Nerses Bedros XIX Tarmouni, ha sede a Bzoummar e ha diocesi ad Aleppo, Baghdad, Istanbul, Isfahan, kimishli, Cairo, Amman, damasco e Gerusalemme.
La confessione cattolica armena ha quattro conventi:Convento del Patrirca Clergy Istituto di Bzoummar -Convento dei padri di Mekhitarist – Raouda -Convento dei padri Mekhitarist – Bikfaya , Convento dei padri Mekhitarist – Hazmieh.
[…] il numero degli Armeni cattolici nel mondo e’ stimato in 500.000, di cui 12.000 residenti in Libano.
Il numero deelle persone registrate e’ di 23.000 e il numero dei votanti raggiunge i 20.215, e rappresentano lo 0,7% del numero totale dei libanesi votanti.
Traduzione dall’inglese dell’articolo pubblicato sulla rivista mensile “The Monthly” nr 62, settembre 2007
Il genocidio degli Armeni
Ieri, 24 aprile in tutto il mondo, gli Armeni hanno commemorato il genocidio del 1915. Per la circostanza, il cattolico Aram e il deputato Agop Kassardjian hanno inviato due articoli al quotidiano Orient Le Jour.
Negli articoli viene sottolineato il ruolo della comunita’ internazionale nella prevenzione efficace di nuovi crimini e si insiste sul riconoscere il genocidio da parte della Turchia che costituisce un passo verso la giustizia ed eventualmente il dialogo e la riconciliazione .
Il popolo Armeno e’ stato vittima del I genocidio del XX secolo, durante la I Guerra Mondiale, nel 1915, un milione e mezzo di Armeni morirono nel quadro di un programma di sterminio minuziosamente concepito e sistematicamente eseguito dal governo turco-ottomano.
I fratelli Paolo e Vittorio Taviani nel film ” La Masseria delle allodole -The Lark Farm”, proiettato nelle sale cinematografiche di Beirut in questi giorni, hanno narrato il genocidio di questo popolo, il film fa conoscere la tragedia, le violenze vissute dal popolo Armeno attraverso la storia di una famiglia armena in Anatolia che improvvisamente vede cambiare la propria vita, narra le morti dei familiari, di amici e parenti, bambini e la deportazione delle donne e delle bambine e poi la loro uccisione. Si conclude con un processo in cui molti negano lo sterminio e solo alcuni verrano riconosciuti colpevoli. Nonostante vi siano scene, per me troppo violente, lo considero un film che vale la pena di vedere.
Gli Armeni sono riusciti a integrarsi nella societa’ libanese rimanendo attaccati alle proprie tradizioni e alla loro cultura.I parenti fanno parte dei sopravvissuti al genocidio, sono sfuggiti al massacro, sopravissuti alla fame e alla fatica sulla via della deportazione. In Libano gli Armeni vivono a Anjar o a Bourj Hammoud, tra gli Armeni di 40 -65 anni le professioni sono mediche o artigianali, tra quelli di 20-4- anni sono musicisti o gioiellieri. Vengono descritti come persone attive, laboriose, sulla difensiva, educate e organizzate. Secondo le stime vivono circa 100.000/160.000 Armeni in Libano.
Ad Antelias, ad una decina di Km a nord di Beirut, il Museo della Cilicia, inagurato nel 1998, raccoglie la piu’ grande collezione di oggetti armeni al mondo.
(Orient Le Jour e Hebo Magazine 24 e 25 aprile 2008)