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In Llibano il flagello della droga colpisce i giovani appartenenti a tutte le classi sociali.
Nella Valle della Bekaa circa 25000 famiglie dipenderebbero dal raccolto di cannabis per vivere, nei periodi piu’ favorevoli la cannabis si vende a 1000 dollari. Durante gli avvenimenti del maggio 2008 i prezzi sono letteralmente esplosi.
La droga fa vivere la Bekaa
Secondo differenti rapporti dell’ONU durante la guerra civile che ha devastato il Libano tra il 1975 e il 1990, l’industria libanese di hashich e di oppio, che si estendeva su circa un terzo della superficie arabile della Bekaa – un quarto di paese per circa 250.000 abitanti – rappresentava una cifra di affari di circa 500 milioni di dollari l’anno. Il profitto, per i coltivatori dei vigneti intorno a 80 milioni di dollari l’anno.
Circa 25.000 famiglie dipendevano direttamente dal raccolto di cannabis per vivere.
Piu’ di 10000 tossicomani
Non esistono statistiche ufficiali per la consumazione di sostanze psicoattive lecite o illecite in Libano. I soli dati esistenti sono da considerarsi con cautela in quanto la scelta del campione della popolazione, il metodo utilizzato e la mancanza di continuita’ nello studio li rendono contestabili. Non di mento, la maggior parte delle ONG, che lavorano sul campo da piu’ anni stimano il numero dei tossicomani e dei dipendenti in circa 10000, 15000 persone. Questa cifra e’ in costante aumento. Secondo la loro constatazione, piu’ del 59% dei consumato sono dipendenti dall’eroina, 34% alla cannabis, 31% alla cocaina , 31% alle amfetamine e 30% dall’alcool.
La fascia di popolazione piu’ esposta e’ quella tra i 15 e i 25 anni.
Uno studio condotto dall’ufficio delle nazioni unite per la droga e il crimine , nel 2001, sulla base di tre campioni di popolazione libanese, mostrano che l’eta’ della “prima volta” e’ considerabilmente diminuita nel corso di questi ultimi anni, variando dai 15 ai 20 anni contro i 25 – 30 anni all’inizio degli anni 90. Mostra ugualmente che la frequenza della consumazione di sostanze incriminate e’ piu’ elevata e che una grande maggioranza non dispone di informazioni sul livello della nocivita’ delle droghe.
Prevenzione – mezzi insufficienti
In Libano diversi organismi si sono specializzati nel trattamento medico e psicologico delle sostanze additive. Piu’ ospedali privati, organizzazioni non governative e organismi pubblici, presenti sull’insieme del territorio libanese, tentano di stroncare l’aumento della popolazione dipendente.
Esistono circa una decina di centri di trattamento integrato nei dipartimenti ospedalieri di psichiatria. Ma sono le organizzazioni senza scopo di lucro che si assumono il grosso del lavoro. Con mezzi meno importanti, ma con una copertura che si estende a tutto il territorio, ognuno di loro accoglie, nel proprio centro tra i 50 e i 20000 pazienti ogni anno. Le autorita’ pubbliche hanno acquisito nel corso degli anni un posto sempre piu’ importante. Il ministero della Salute Pubblica, che ha creato un ufficio della droga, concede alle ONG sovvenzioni e aiuti vari, particolarmente in termini di coordinamento. La lotta contro i criminali della droga e’ condotta da una fonte di informazione speciale di FSI, l’ufficio centrale per la repressione dei drogati.
fonte: l’Hebo magazine 27 febbraio 2009