Saleh Aridi, artigiano della riconciliazione Joumblatt-Arslan, assassinato a Baysour
Quarantotto ore dopo la riconciliazione di Tripoli e qualche ora dopo l’annuncio della ripresa del dialogo al palazzo di Baabda, un’autobomba ha scosso il villaggio di Baysour (caza d’Aley), uccidendo Saleh Farhan Aridi, membro dell’ufficio politico del partito democratico, presieduto da Talal Arslan e ferendo cinque passanti.
Mercoledi’ sera, 10 settembre, alle 21,30, circa, Saleh Aridi, cugino di Ghazi Aridi, ministro dei Lavori Pubblici, consigliere dell’emiro Talal Arslan e principale artigiano della riconciliazione Joumblatt –Arslan dopo l’incidente del 7 maggio, e’ stato assassinato da un ordigno esplosivo che si trovava all’interno della sua macchina.
Secondo i primi elementi dell’inchiesta la vittima, che stava uscendo da casa, si trovava da sola a bordo della sua Mercedes al momento dell’esplosione. L’ordigno e’ esploso al momento dell’apertura della portiera. Altre cinque persone sono rimaste ferite: Salim Wassim Aridi, Ibrahim Riad Aridi, Ghassan Zein, Bassem Ayman Malaeb, Rami Fadi Khaddage e Nawal Hamad Sobh. Secondo fonti della sicurezza, il modus operandi dell’attentato presenta delle similitudini con quelli che hanno colpito Georges Houi, Samir Kassir e May Chidiac, soprattutto perche’ e’ stato stimato che la carica esplosiva era di un chilogrammo piazzata probabilmente sotto il diede del conduttore e sarebbe stata azionata a distanza, per mezzo di un telecomando. Inoltre, piu’ testimoni hanno affermato di aver visto una macchina correre all’impazzata al momento dell’esplosione.
Traduzione di parte dell’articolo pubblicato su la Revue du Liban
del 13-20 settembre 2008