http://www.flickr.com/photos/arabspring/sets/72157603112205336/ (immagini della manifestazioni del 7 maggio)
Rivista mensile The Monthly nr 71 giugno 2008-06-02
Traduzione dell’articolo
Lo sfruttamento dei lavoratori migranti in Libano
In Libano i lavoratori stranieri e arabi provenienti da differenti ceti sociali, colmano una lacuna nel settore dei lavoratori non specializzati o dei lavoratori con abilita’ minime a basso costo. Eseguono ogni tipo di lavoro nel mercato del lavoro secondario e possono esser categorizzati in tre gruppi principali:
1) dell’aiuto domestico,
2) del lavoro non specializzato (sorveglianti, addetti alle pulizie, portieri, facchini, addetti del settore sanitario)
3) lavoratori non specializzati delle costruzioni, fattori, meccanici e delle differenti attivita’ di manutenzione.
I lavoratori stranieri provenienti dallo Sri Lanka, Filippine, Etiopia forniscono la maggior parte dei servizi domestici; circa l’85% dei lavoratori migranti non arabi, afro-asiatici sono donne che lavorano come collaboratrici domestiche.
I lavoratori appartenenti alla seconda categoria sono principalmente maschi provenienti da Egitto, Siria, Iraq e Sudan, mentre i lavoratori della terza categoria sono per la maggior parte siriani.
Perche’ questa enorme ondata di lavoratori stranieri? Il seguente articolo esplora esaurientemente i molteplici aspetti della sorte dei lavoratori stranieri in Libano.
I lavoratori migranti rappresentano forme di lavoro a basso costo, spesso troppo poco retribuito per i lavoratori libanesi. Inoltre, i datori di lavoro sono esentati da oneri aggiuntivi del pagamento della sicurezza sociale e copertura sanitaria.
Lo sfruttamento dei lavoratori stranieri e’ di conseguenza e’ facilitato a causa della condizione vulnerabile e non privilegiato status.
Nella societa’ libanese, i lavori tradizionalmente svolti da lavoratori migranti sono stati stigmatizzati e per lo piu’ la popolazione libanese e’ stata dissuasa dallo svolgerli personalmente.
Essendo una nazione di emigranti, i locali spesso preferiscono contare su supporti finanziari dei membri familiari che lavorano all’estero che esercitare quello che considerano un umile lavoro.
I dati pubblicati dal Ministero del Lavoro rivelano che vi sono 105.000 lavoratori stranieri e arabi in Libano. Il numero dei lavoratori clandestini e’ stimato in circa 50.000. Vi sono inoltre circa dai 300.000 ai 500.000 lavoratori siriani mentre secondo alcune fonti il numero dei lavoratori siriani arriva ad un milione.
Quindi il numero della forza lavoro straniera e araba varia tra 450.000 a 650.000.
La prima ondata migratoria di lavoratori migranti non arabi, afro-asiatici, arrivati in Libano fu quella dalle Filippine nel 1973 e dallo Sri Lanka tra il 1975 e il 1990. I siriani erano parte del mercato del lavoro Libano dal 1960, recentemente la loro presenza e’ stata causa di risentimento tra alcuni libanesi dovuto alle tensioni politiche tra i due paesi.
I sirilanchesi sono la maggior parte dei lavoratori non arabi, seguiti dagli etiopi. Secondo la legge libanese i lavoratori stranieri hanno bisogno di un visto d’entrata per entrare in Libano e devono avere un garante libanese, queste norme non si applicano ai lavoratori siriani.
Un permesso di lavoro e’ normalmente rilasciato dal Ministero del Lavoro. I datori di lavoro sono raccomandati di informare l’Agenzia Nazionale per l’Impiego, in merito alle opportunita’ di lavoro per migranti in modo da poter valutare la disponibilita’ dei libanesi ad esercitare una determinata professione, questo in teoria, pero’ queste misure non sono mai state messe in pratica.
La tabella nr. 1 indica il numero dei lavoratori stranieri residenti nelle prigioni libanesi nel luglio del 2007 secondo le Forze di Sicurezza Interne libanesi divisi per nazionalita’.
I siriani raggiungono il 31.5% dei lavoratori stranieri residenti nelle prigioni, seguiti dai palestinesi con il 17%, iracheni con il 16,4% ed egiziani con il 12,5%.
Lavoratori stranieri residenti nelle carceri (in base alla loro nazionalita’) a Beirut e nel Sud – Tabella 1 | ||
Nazionalita’ | NR | crimine |
Etiopi | 15 | Furti, omicidi |
Giordani | 10 | – |
Bengalesi | 42 | Furti |
Sauditi | 8 | Droga,molestie sessuali |
Siriani | 666 | Furti, droga, prostituzione, omicidi indiretti, falsificazione |
Indefiniti | 32 | Furti, prostituzione |
Iracheni | 347 | Falsificazioni, furti |
Palestinesi | 358 | Furti, droga, prostituzione, omicidi, molestie sessuali minorili |
Filippini | 10 | furti |
Egiziani | 265 | Droga, furti, prostituzione |
nigeriani | 12 | droga |
Indiani | 19 | furti |
Sudanesi | 261 | furti |
altri | 66 | Tutti quelli gia’ citati |
Totale | 2.111 |
Forza di lavoro straniera e araba (senza i lavoratori di nazionalita’ siriana) (2006) Tabella 2 | ||
Nazionalita’ | Nr | |
Sirilanchesi | 28.945 | |
Etiopi | 12.924 | |
Filippini | 30.309 | |
Egiziani | 16.505 | |
Indiani | 5.321 | |
Bengalesi | 4.843 | |
Sudanesi | 1.296 | |
Americani | 137 | |
Francesi | 196 | |
Altre nazionalita’ | 7.085 | |
Totale | 107.561 | |
Fonte: Ministero del lavoro libanese | ||
Distribuzione della forza lavoro araba e straniera in base alla professione – tabella nr 3 | ||
Professione | Nr | |
Domestiche (donne) | 80.845 | |
Servizi pulizia | 9.293 | |
Lavoratori agricoli | 5.080 | |
Lavoratori distributori benzina | 1.427 | |
Lavoratori costruzioni | 1.494 | |
Lavoratori trasporti | 5.855 | |
Manager | 565 | |
Chef | 565 | |
Altre professioni | 2.288 | |
Fonte : Ministero del Lavoro libanese |
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