U R A N I O
“L’uranio è uno dei 92 elementi chimici presenti in natura.
Gli atomi di ogni elemento, uranio compreso, hanno sempre lo stesso numero di protoni, ma possono avere un diverso numero di neutroni.
Questi atomi vengono chiamati isotopi.
In natura ogni sostanza si presenta come una “miscela” di più isotopi.
Per l’uranio questa miscela è composta per il 99,3% da Uranio 238 e per lo 0,7% da Uranio 235.
A partire dall’uranio naturale, estraibile da giacimenti minerari, è possibile crearen in laboratorio, due metalli derivati: l’uranio arricchito (più radioattivo e contenente più isotopi di Uranio 235), e l’uranio impoverito (contenente meno isotopi di Uranio 235).
Per il suo elevato peso specifico, l’uranio impoverito trova impiego nell’industria civile per la costruzione di schermature per sorgenti altamente radioattive e come materiale di zavorra per aerei, elicotteri e barche a vela.
A questi usi civili dell’uranio impoverito si affianca la produzione militare di munizioni, proiettili e bombe. Data l’alta densità dell’uranio impoverito, le armi contenenti questo metallo possono perforare pesanti corazzature di carri armati e spessi muri di cemento armato.
L’uranio arricchito, più radioattivo, trova impiego nell’industria civile nel campo della produzione dell’energia elettrica, come combustibile per i reattori nucleari delle centrali atomiche.
Nelle sue applicazioni militari, l’uranio arricchito viene utilizzato come
massa di reazione per le bombe atomiche o come innesco per le bombe termonucleari”
Tratto dal testo integrale dell’inchiesta Rai News “ Polveri di guerra, uranio a
Beirut” 18/01/2007
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/18012007_polvere.asp
Articolo pubblicato sul quotidiano libanese L’Orient Le Jour 27/02/2007 – attualita’ libanesi
http://www.flickr.com/photos/11349203@N02/1350728722/ http://farm2.static.flickr.com/1109/1350728722_9dc2868d2e_o.jpg
Guerra di luglio – Conferenza
del CNRS con differenti organismi scientifici
Gli esperti affermano che l’uranio trovato a Khiam e’ di origine naturale Una conferenza organizzata nella sede del Consiglio nazionale della Ricerca Scientifica (CNRS) ha confermato ulteriormente, attraverso i numerosi interventi, che nessuna traccia di uranio impoverito, e’ stata rilevata nelle regioni bombardate dagli israeliani durante la guerra di luglio-agosto contro gli Hezbollah.Sono intervenuti rappresentanti dell’esercito, della Commissione nazionale per l’energia atomica (AIEA),
del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (PNUE)…E’ stato dibattuto a lungo sul dubbio sollevato da un ministro in merito al cratere nel villaggio di Kiam, cratere che aveva provocato una vivace polemica, a causa della forte concentrazione di uranio rilevata. Secondo i test recentemente effettuati dalla Commissione nazionale in collaborazione con l’AIEA e la PNUE, l’uranio trovato e’ allo stato naturale e non uranio lavorato e proveniente da un missile.
Il Presidente del CNRS, Georges Tohme’, che ha condotto il dibattito, ha ricordato che il CNRS e’ stato incaricato dal Consiglio dei Ministri per la Ricerca scientifica. I test sono stati effettuati dopo la guerra ed i risultati dello studio sono stati resi noti recentemente.
Il problema uranio a Khiam e’ stato esaminato da piu’ interventi, gli ultimi test sono frutto della collaborazione tra piu’soggetti. Didier Louvat, responsabile della prevenzione contro i rifiuti radioattivi dell’AIEA, ha sottolineato che la sua Istituzione e’ rimasta in contatto con la Commissione Nazionale per l’Energia Atomica dall’ agosto 2006 , che l’ha dotata di strumentazione per gli accertamenti e che ha ricevuto la sua relazione sulla situazione del terreno. “Secondo me, non ci sono indicazioni dell’utilizzazione dell’uranio impoverito in questo conflittto”.
Il Sig.. Louvat ha spiegato la differenza tra i tre tipi di uranio: l’uranio naturale, ha detto, e’ una risorsa mineraria di grande valore commerciale, viene trattata per ottenere l’ossido di uranio, utilizzato come carburante nucleare o arricchito per le industrie. L’arricchimento dell’uranio e’ un processo pesante, costoso e complicato richiedente tecnologie sofisticate. Ora , ha continuato, quando si crea qualche grammo di uranio, a partire, per esempio da un chilo di ossido di uranio, rimane quasi un chilo di uranio impoverito, che e’ un rifiuto, ma rimane pesante e resistente. Per questo viene utilizzato a fini industriali o militari nelle munizioni. Questo uranio impoverito ha le stesse caratteristiche e presenta gli stessi rischi potenziali dell’uranio naturale, ha aggiunto, i rischi sono limitati all’ingestione orale o all’ inalazione.
Nel suo rapporto recentemente pubblicato sulle conseguenze
del dopo-guerra richiesto dal Ministero dell’Ambiente, ha rammentato il suo direttore regionale, Habib al-Habre, che il PNEU ha esaminato il problema uranio.
Mario Burger, uno dei dodici esperti che ha lavorato al rapporto del PNUE, ha ricordato che l’ispezione ha portato a 35 siti. Campioni sono stati prelevati in altri 27. Il Sig. burger ha spiegato che hanno proceduto inizialmente con una osservazione visuale che permette di rilevare le tracce delle diverse munizioni in un laboratorio specializzato in Svizzera.
I risultati di questo procedimento sul terreno, hanno dato agli esperti, la certezza che l’uranio impoverito non era stato utilizzato nei bombardamenti israeliani. Riferendoci all’inchiesta supplementare che ha portato al sito di Khiam in particolare, ha precisato che campioni sono stati prelevati dal cratere in prossimita’ della villa, a tutte le profondita’del cratere prodotto dall’esplosione
del missile. Nel basso di questo cratere e’ stato rilevato che il tasso di uranio e’ molto superiore a quello rilevato in altri siti.
Il terzo a parlare di questa scoperta e’ stato Omar es-Samad, presidente della sezione della prevenzione radioattiva ecologica presso la Commissione nazionale dell’energia atomica. Ha assicurato che gli esperti della commissione si sono affrettati a recarsi sui luoghi indicati e lui stesso ha certificato, attraverso numerose prove scientifiche, che l’uranio trovato in quei siti era naturale e che la popolazione non correva alcun rischio alla salute. Il Sig. Samad ha ricordato che la commissione ha esaminato effettuando test in 47 siti nelle regioni toccate dalla guerra. Bilal Nsouli, direttore della commissione, ha rammentato che questo era l’organismo ufficiale incaricato di disinnescare questo genere di materiale dannoso e che e’ stato contattato da numerosi responsabili municipali preoccupati, dopo la guerra, dello stato delle loro licalita’.
Qual’e’ l’impatto dell’uranio impoverito sulla salute ? Questo aspetto e’ stato spiegato dettagliatamente da Hussein Abou Zeid, dell’ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), precisando che questo problema non si pone per il Libano in quanto nessuna traccia di uranio impoverito e’ stata trovata. Una ricerca in Irak, interrotto dall’invasione
americana e dalle circostanze difficili attuali, era stata avviata da un’equipe dell’OMS.
Il Sig. Zeid ha stimato che la correlazione tra l’esposizione all’uranio impoverito e la comparsa di tumori e’ molto difficile da stabilire , e che il rischio e’ trascurabile. Ha precisato che l’effetto chimico poteva causare casi di disfunzionamento renale. Inoltre ha insistito sulla necessita’ di prevedere misure internazionali sull’utilizzazione dell’uranio impoverito.
Da parte sua, il capitano Roger Eid ha esposto le attivita’, dell’unita’ dei genieri dell’esercito libanese, che ha collaborato con piu’ organismi nelle analisi rigusrdanti le munizioni. Le attivita’
del genio sono numerose: sminamenti, inchieste su esplosioni, ispezioni di munizioni e di bombe non esplose, demolizione di palazzi, misssioni a carattere socio-economico, unita’ di forze speciali e equipe di sommozzatori…
Il capitano Eid ha precisato che le ispezioni nelle zone dei combattimenti si sono moltiplicate dopo la guerra di luglio, senza contare una collaborazione con il CNRS, come pure la questione dei palloncini tossici di circa due settimane fa.
Infine M. Mahmoud Nassredine, direttore generale della commissione araba dell’energia atomica ha criticato gli esperti che fanno dichiarazioni alla stampa, senza essere affiliati a istituzioni aventi i mezzi di condurre inchieste approfondite sul terreno.
Servizio TV Rai News
“ Polveri di guerra, uranio a Beirut” ore 8, 40
del 9/9/2007 il servizio e’ gia’ stato trasmesso il 18 gennaio 2007
Uranio arricchito o impoverito?
I ricercatori Day Williams e Cris Busby, assicurano di aver trovato tracce di uranio arricchito. Le analisi condotte da due diversi laboratori inglesi tra i quali Harwell, utilizzato dal ministero della Difesa, avrebbero rilevato la presenza di uranio arricchito, molto piu’ radioattivo, tra le macerie di
Beirut.
[…]
VOCE FUORI CAMPO
In un rapporto di laboratorio finora confidenziale gli scienziati svizzeri di Spiez ancora una
volta non confermano le analisi di Harwell.
Nella stessa acqua dove i britannici hanno trovato uranio arricchito i consulenti scientifici dell’UNEP trovano uranio naturale: Chris Busby
Non ho mai apprezzato il lavoro dell’UNEP, il Programma ambientale delle Nazioni Unite. Cercano sempre di minimizzare le prove della presenza di uranio. Lo hanno fatto nei Balcani. Sono stato in Kosovo con la Tv giapponese e ho misurato la presenza di uranio sul campo mentre l’Unep andava dicendo che non c’era traccia di uranio. VOCE FUORI CAMPO
Le esperienze precedenti come quella del Kossovo non possono essere dimenticate, sono già stati 44 i militari italiani che sono morti a causa di tumori o leucemia, attribuibili all inalazione di Uranio impoverito e sono centinaiai feriti.Chris Busby
Ora tutti riconoscono che l’uranio in realta’ c’era. Gia’ allora l’Onu ammise che l’uranio in Kosovo c’era ma l’UNEP invece organizzo’ una conferenza-stampa a Gineva per presentare un rapporto nel quale si diceva che non c’era uranio, che loro non l’avevano trovato. Questo dissero nel loro rapporto.
29.17[…] Chris Busby
Se c’e’ uranio nel Libano del Sud allora i contingenti delle nazioni unite saranno molto cauti prima di partire per il Libano..
Molti soldati delle Nazioni Unite hanno contratto la leucemia nelle loro missioni di peacekeeping nei Balcani. Ora non credo che vorrebbero andare un’altra
volta in un luogo dove c’e’ l’uranio…
Le analisi
del ricercatore libanese Mohammed Ali Kobeissi portano a ritenere che si tratti di uranio impoverito.
Informazioni non ancora ufficializzate fanno ritenere che
Il rapporto UNEP (Programma Nazioni Unite per l’Ambiente) e’stato pubblicato a Berlino il 23 gennaio 2007.
Il testo integrale dell’ inchiesta di Rai News e i documenti si trovano ai sottoindicati indirizzi:
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/18012007_polvere.aspTesto integrale dell’inchiesta –
http://postconflict.unep.ch/publications/UNEP_Lebanon.pdfrapporto UNEP
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/documenti/unep_busby_22012007.pdfcontrodeduzioni Busby